Così come non può essere definita una chiesa né una setta religiosa, la massoneria non è nemmeno una società segreta, anche se in periodi e situazioni particolari può aver assunto ruoli e funzioni di chiesa, di setta, di società segreta. Essa non dispone di un patrimonio dogmatico, di testi canonici, di una gerarchia fissata da norme immodificabili. D’altra parte, come portatrice di valori condivisi anche al di fuori dell’appartenenza massonica, essa non assume caratteri di setta se non in contesti particolari; in ogni caso, le procedure di riconoscimento formale dell’adepto della loggia, dell’ordine o del rito non costituiscono affinità col modello settario. Fa parte della natura dell’istituto massonico omologare nuovi riti e simboli, che trovano posto nella foresta inestricabile dei riti massonici e delle scale dei gradi tra cui solo di rado si è tentato di stabilire corrispondenze. È un fatto che l’estensione e i poteri delle diverse giurisdizioni appaiano mutevoli e non approdino alla costituzione di un organismo mondiale, che i processi di legittimazione siano tenuti al livello degli ordini e lascino fuori la ricerca attraverso i riti. Prevale così una tendenza a fissare denominatori comuni ‘deboli’ – i doveri di fraternità, di solidarietà e di libertà – mentre le differenze ‘forti’ vanno individuate nei riti, nella ricerca di esperienze dell’occulto, del soprannaturale, dei poteri paranormali. Ne derivano forme larghe e forme strette di associazione che hanno diversa incidenza sugli adepti e sulla vita culturale dell’area in cui operano. Su questo terreno, e in rapporto a obiettivi ‘pratici’, si possono costruire ‘circoli interni’ che hanno tutte le caratteristiche dell’associazione segreta, e che fanno proprie le regole della setta. Attorno alla loggia per contro si consolidano modelli di intervento sociale ed educativo che, a partire dagli Stati Uniti, hanno generato forme associative di tipo paramassonico, come i vari club services (Rotary, Lyons, ecc.) che per lo più rappresentano estensioni di logge per quanto riguarda le attività sociali di assistenza, sostegno e solidarietà. Resta caratteristico del mondo della massoneria la disseminazione dei regimi e la scala non sempre misurabile dei gradi. Alcuni regimi hanno dimostrato una maggior tenuta per la flessibilità del modello e per il prestigio della tradizione. Negli Stati Uniti, che ospitano oggi più del 60% del popolo massonico, le logge conservano un ruolo importante come luogo di omologazione dei ‘valori americani’. Nel secondo dopoguerra, sia in Europa che in Asia, le logge militari americane hanno avuto un ruolo importante per la diffusione della massoneria ‘democratica’ (anticomunista). In alcuni paesi dell’America Latina, per influenza del modello francese anticlericale, laico e progressista, le logge massoniche appartengono di diritto all’area di sociabilità democratica. In altri paesi dello stesso continente, invece, alcune comunità di immigrati europei hanno usato il modello organizzativo massonico come una forma di partito-setta che governasse i processi politici, militari ed economici più importanti.
La composizione sociale della massoneria è quella dei gruppi settari: l’iniziazione equipara il cooptato ai ‘fratelli’ che lo ammettono. Resta la scala dei gradi per adeguare i ruoli ai bisogni e assicurare il controllo degli accessi. Se la pratica delle ‘logge di grado’ si è consolidata nel tempo, non altrettanto diffusa risulta la regola ripresa dagli statuti accademici e adottata dagli ordinamenti di clubs paramassonici (i Rotary, i Lyons, i Kiwanis, ecc.) di accogliere nella loggia le diverse figure professionali presenti nel territorio, anche se permane l’interesse per gli apparati di governo, istituzionali, sociali ed economici, nella scuola e nell’esercito, cui si affidano i compiti di solidarietà e di riforma morale propri dell’istituto. Sul piano culturale resta incontestata ancor oggi la superiorità francese, mentre sul piano esoterico-religioso i contributi più interessanti vengono dagli Stati Uniti e dal Canada. Negli ultimi anni nell’area linguistica ‘europea’ (Europa, America, Australia), in cui la massoneria ha una lunga tradizione ed è tuttora presente, si sono verificati dei fenomeni di settarismo religioso di varia consistenza ed estensione. A capo di tali correnti si trovano studiosi e praticanti di mistica, di esoterismo e persino di occultismo e di magia. Sebbene i loro scritti abbiano un pubblico in area massonica, non si può parlare propriamente di ‘intellettuali massonici’. Ancor oggi infatti, nonostante la mancanza di un centro universale, la massoneria è contraddistinta da uno specifico modello organizzativo, da una strutturazione gerarchico-territoriale e dal riferimento a un nucleo di legittimazione (che rilascia patenti, segna i confini della ‘legalità’ massonica, tutela un corpo minimo di valori condivisi). Permane, non senza conflitti, la divisione nei due grandi blocchi della massoneria ‘razionalista’ e di quella ‘spiritualista’, ma si tratta di una diversità che riguarda più il riferimento alla tradizione – in parte storica, in parte inventata – che non i comportamenti dei ‘fratelli’ o la concreta liturgia di loggia. Più netta è invece la divisione sul terreno dell’ideologia politica: là dove opera in regimi totalitari, la massoneria pone l’accento sull’elemento corporativo e solidaristico, sulla politica sociale e sull’umanitarismo, mentre nei regimi democratici assume la fratellanza e la tolleranza come cardini della libertà politica.